Comprare casa o andare ad abitare in affitto: una delle decisioni più dibattute e importanti negli ultimi anni.
Entrambe le opzioni hanno pro e contro: vediamoli subito!
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Comprare casa: i pro e i contro
Uno dei principali motivi per cui le persone decidono di comprare casa è la stabilità. Quando si compra una casa, si ha la certezza di avere un luogo dove vivere a lungo termine, senza il rischio di dover spostarsi quando il proprietario decide di vendere o di aumentare l’affitto.
Inoltre, comprare casa può essere un buon investimento, poiché il valore della proprietà può aumentare nel tempo e quindi fornire un ritorno sull’investimento.
Non solo: si può decidere di mettere l’immobile poi in affitti lunghi o brevi (per esempio su piattaforme come Airbnb), riuscendo a coprire le spese del mutuo e anche guadagnarci qualcosa.
Tuttavia, ci sono anche svantaggi nell’acquisto di una casa.
Uno dei principali svantaggi è il costo iniziale.
Comprare casa richiede una somma di denaro non irrisoria, inclusi i costi di chiusura e le tasse di registrazione. Inoltre, ci sono le spese di manutenzione e le tasse annuali, che possono rappresentare una spesa significativa.
In generale, l’acquisto di una casa in Italia può essere una spesa significativa e dipende dalla posizione, dalle dimensioni e dalle caratteristiche della proprietà.
Secondo i dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI), nel 2022 il prezzo medio delle abitazioni in Italia era di circa 1.820 euro al metro quadro, con variazioni regionali significative.
Per acquistare una casa in Italia, di solito è necessario avere quindi da parte un bel gruzzoletto.
In generale, la banca potrebbe concedere un mutuo fino al 80% del valore della proprietà, il restante 20% dovrebbe essere coperto con fondi propri.
Ad esempio, se si acquista una casa del valore di 200.000 euro, sarebbe necessario avere circa 40.000 euro da parte come anticipo.
Un costo sul lungo periodo da considerare se si effettua un mutuo, inoltte, è quello degli interessi della banca: nel momento in cui la banca ti presta dei soldi ci sarà da scegliere il tasso (fisso o variabile), che cambia a seconda dei periodi storici, e che permetterà di calcolare quanti soldi “in più” dovrai dare alla banca.
I costi per comprare casa in Italia
Le spese connesse all’acquisto di una casa in Italia includono le tasse di registrazione, le spese notarili, le commissioni dell’agenzia immobiliare e le imposte. Nello specifico, l’IVA è del 4% se si tratta della prima casa (10% se è la seconda, 22% se è casa di lusso), c’è poi l’imposta di registro del 2% sul valore catastale della proprietà. Inoltre, è necessario pagare le spese notarili, che rappresentano circa il 2-3% del prezzo della casa. Infine, l’agenzia immobiliare applica una commissione che varia dal 2% al 5% del prezzo della casa.
Inoltre, una volta acquistata la casa, ci sono anche le spese di gestione e manutenzione. Queste spese possono variare in base alla posizione, alle dimensioni e alle condizioni della proprietà, ma possono includere bollette, tasse comunali, spese condominiali e costi di manutenzione e riparazione.
Andare in affitto: i pro e i contro
Passiamo ora ai vantaggi di vivere in affitto.
Uno dei principali vantaggi è la flessibilità. Quando si vive in affitto, si può spostarsi facilmente se si desidera cambiare lavoro o vivere in un’altra città. Inoltre, la manutenzione della casa è di solito responsabilità del proprietario, quindi non ci sono costi aggiuntivi per la manutenzione.
Tuttavia, ci sono anche svantaggi nell’affitto di una casa.
Uno dei principali svantaggi è la mancanza di stabilità: quando si vive in affitto, si è soggetti alle decisioni del proprietario, che potrebbe decidere di vendere la proprietà o di aumentare l’affitto a fine contratto. Inoltre, non si ha la possibilità di personalizzare la casa secondo i propri gusti, poiché il proprietario potrebbe non essere d’accordo con le modifiche proposte.
I costi degli affitti in Italia
I prezzi di affitto delle principali città italiane variano in base alla posizione, alle dimensioni e alle caratteristiche dell’appartamento. Ad esempio, il costo dell’affitto in una zona centrale e ben servita di una città sarà generalmente più alto rispetto a una zona periferica o meno servita.
Secondo i dati dell’Osservatorio Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate relativi al 2022, il prezzo medio dell’affitto per un appartamento di 100 metri quadri nelle principali città italiane è il seguente:
- Milano: 1.380 euro al mese
- Roma: 1.200 euro al mese
- Napoli: 780 euro al mese
- Torino: 950 euro al mese
- Firenze: 1.200 euro al mese
- Bologna: 1.080 euro al mese
- Genova: 780 euro al mese
- Palermo: 650 euro al mese
Considerati i costi molto elevati degli affitti nelle principali città italiane, soprattutto post-covid, attualmente se si hanno le possibilità economiche conviene maggiormente comprare casa piuttosto che andare in affitto.